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PostHeaderIcon PREPARAZIONE 4X4 - GUIDA 4X4 SU SABBIA

SUPERAMENTO DUNE CON FUORISTRADA

Nel deserto ci sono le dune, croce e delizia dei "dakariani"  !  Qualsiasi pilota offroad sogna di poter guidare immerso in questo mare di sabbia....ma una volta dentro non si vede l'ora di uscirne  fuori !  Per non rimanere intrappolati nella morsa della sabbia con il proprio 4x4, ci sono delle regole fondamentali da rispettare, quindi cerchiamo di individuare quale e' la tecnica migliore di guida su sabbia.

Guidare su sabbia, guidare nel Sahara vuol dire essere su  piste la cui superfice e' quella che passa la natura circostante, quindi costituita da sassi, pietre, sabbia e per finire  da "fech fech", ossia un tipo di sabbia finissima, impalpabile, che ricopre buche e avvallamenti con una consistenza che si avvicina al "borotalco" ! Incontrare questi tratti di fech-fech, e' sempre sinonimo di pericolo, sia in moto che in 4x4. (si capisce dalla foto a sinistra ?) Comunque tralasciando questo caso specifico, quando si guida su pista con una 4x4, la cosa fondamentale da fare e' tracciare sempre una traiettoria ideale, per evitare buche e solchi piu' o meno profondi ed improvvisi. Guidare sempre con lo sguardo a qualche decina di metri davanti al muso del 4x4 pronti a sterzare in tempo alle infinite buche e cercando, quindi, di risparmiare alla nostra autovettura botte troppe decise e sassi taglienti, ricordandoci che il piu' semplice guasto puo' provocare ritardi e problemi enormi, in Africa.

Niente guida irruenta del fuoristrada, niente prove speciali, siamo in vacanza, ricordatevelo, anche perche' qualsiasi tipo di pista nel Sahara, dal punto di vista della guida, e' quasi sempre alla portata di tutti, ma sempre se ci si comporta con prudenza ed umilta'. Uno dei casi piu' frequenti e' quello di incontrare sul proprio percorso delle dune di sabbia molto soffice portata dal vento che, con il tempo, possono ingoiare la pista se il transito di automezzi e' relativamente scarso. In questi casi e' d'obbligo rallentare, affrontando il "cordolo" nella sua parte piu' bassa, ben sapendo che le ruote, appena affonderanno nella sabbia, subiranno un brusco rallentamento...quindi prima delle "lingue di sabbia", scalare almeno una marcia ed affrontarle con il motore allegro, in modo da compensare eventuali cali di giri dovuti alla resistenza della sabbia. Stare attenti alla velocita' di impatto perche' normalmente si proviene da un tratto di pista scorrevole, e non ci accorge in tempo del cordolo......in poche parole si tende a sottovalutarlo.

 

Se il tratto sabbioso diventa lungo e non si hanno a disposizione altri spazi ai bordi della pista, diventa categorico infilarsi dentro la miriade di solchi lasciati dagli automezzi precedenti e seguirne uno abbastastanza deciso, in modo tale da sfruttarne "l'effetto binario". Scossoni violenti a destra e sinistra sono assicurati, ma se non si esagera con la velocita', non si avranno sorprese fino al raggiungimento del tratto piu' duro.

Diverso, invece, e' il discorso quando si ha la possibilita' di girare intono a questi cordoli, data l'ampiezza della pista. In questo caso si viaggia sempre su superfice abbastanza dura e l'unico compito che abbiamo e' quello di seguire la miriade di tracce davanti a noi, non una in particolare, bensi' la pista " definita " da una maggioranza di esse ! Non dimentichiamoci che bisogna essere elastici nella valutazione della traiettoria e non farsi ingannare da improvvise svolte, apparentemente senza senso.

 

 

Mantenere la direzione principale, guardando spesso l'orizzonte, regola che vale anche quando si viaggia su di un ben piu' vasto ERG ossia " in mezzo a dune " piu' o meno  strette l'une con l'altre. Bisogna mantenere una velocita' adeguata che permette al nostro 4x4 di "galleggiare"  sulla sabbia, con i giri del motore in prossimita' del regime di coppia massima o, comunque, con un numero di giri  che permetta delle vloci riprese senza usare il cambio. Si possono usare le ridotte tranquillamente, anche se ci sono  molti piloti che non lo fanno, se non in casi estremi. Non sfidate la sorte ed inserite sempre e subito la trazione 4x4, infatti e' meglio far lavorare tutte e 4 le ruote per ripartire lo sforzo su tutta la catena cinematica, e non affaticare  i semiassi, perche' non e' raro assistere a delle vere e proprie rotture nette di quest'ultimi per l'eccessivo sforzo subito dal 4x4 per uscire dalla morsa della sabbia. Sempre su fondo sabbioso e morbido, le curve devono essere molto ampie ed impostate dolcemente, altrimenti le vostre ruote tenderanno a spingere verso l'esterno della curva facendo rallentare il veicolo con relativo insabbiamento.

 

 

Quindi, occhio sempre alla consistenza della sabbia, fattore questo che si puo' dedurre anche dai vari colori che presenta. Logicamente le condizioni di umidita' dell'ambiente sono fondamentali per il superamento di dune e tratti molto molli. Durante la notte e nelle primissime ore della mattina, la sabbia e' piu' compatta per via dell'umidita' notturna, quindi si puo' sfruttare quella sottilissima "crosta" per poter avanzare con meno difficolta' delle ore diurne. Ma una volta che il sole inizia a splendere alto nel cielo, addio "crosta" e ci si trova, di nuovo, di fronte ad un mare di sabbia "liquida".

SUPERAMENTO DUNE

Per prima cosa, una duna e' sempre  meglio non affrontarla perpendicolarmente, anche perche' lei non si sposta.....piu' o meno ! Tentare sempre di aggirarla dato che il 4x4  (ma anche la moto), in salita, perde subito velocita' per l'elevato attrito con la sabbia, il peso del fuoristrada etc. Da tener sempre presente che l'eventuale slargo che ci si stampa davanti prima di superare una duna, spesso non e' altro che "una pozzanghera di sabbia mollissima", formata da granelli leggerissimi trasportati dal vento, anche se appare come una bella spianata dove prendere un'ottima rincorsa!

 

Altro fattore molto importante, per il superamento di dune,  e' vedere da quale parte tira il vento, generalmente.Fondamentale, infatti, e' riconoscere il versante della duna battuto dal vento, perche' sicuramente  molto compatta,  dato che tutti i granelli di sabbia piu' leggeri sono volati via ..... sullo slargo menzionato sopra :-)

 

Quindi per  recapitolare : 

 1° cercare di aggirare la duna, prestando attenzione alle "pozzanghere di sabbia"

 2° affrontare la duna sul lato esposto al vento.

 

A questo punto, se durante la scalata sentite che il motore cala di giri, cercare di non scalare marcia,  anche perche' serivrebbe  solamente a farvi insabbiare. Questo e' dovuto alla repentina diminuzione di  velocita' del 4x4 nel momento della cambiata, sufficentente  per farvi bloccare in salita, garantito al 90 %. Invece una mossa da "volpi del deserto" (!!) e' quella  di sterzare un po' verso valle, mano mano  che si perdono giri, in modo tale da poter guadagnare qualche metro in altezza sfruttando la minor pendenza, sperando di conquistare la cima del dunone, prima che il motore si spenga ! In questa manovra, pero', e' D'OBBLIGO stare attenti  alla pendenza laterale che si assume, in alcuni casi molto elevata ed insidiosa per il ribaltamento laterale del  fuoristrada 4x4.

 

Nel caso, invece, che ormai il fuoristrada abbia le ruote bloccate nel mare si sabbia,  e' bene ricordare qualche semplice regola fondamentale da applicare prima dello stop.

Quando si capisce che il 4x4 si sta' inesorabilmente fermando, fondamentale e' staccare subito il gas !

Il momento in cui si sente che ci si sta' bloccando vuol dire  che, avendo perso la velocita' di galleggiamento,  si sta' gia' scavando nella sabbia e se non si toglie al piu' presto il gas, anche il telaio del 4x4 rimarra' incastrato nella sabbia, con conseguente maggior bagno di sudore e "madonne"  per uscirne fuori !

Una volta bloccati nella sabbia, l'unica manovra da tentare e' quella d'innestare la marcia indietro e tornare dolcemente sulle proprie tracce, sfruttando i binari scavati precedentemente, fino a raggiungere un tratto di sabbia piu' compatto.  Da li' si  riparte, sempre dosando il gas dolcemente, cercando di sfruttare  il motore per poter galleggiare, oppure  cercando un'altra traiettoria.

 

Anche la partenza da fermo sulla sabbia ha i suoi piccoli segreti

Nella partenza e' indispensabile usare dei rapporti che non siano eccessivamente corti, quindi e' ben accetta una 2° o 3° ridotta, rilasciando velocemente la frizione (per non correre il rischio di cuocarla in pochi secondi)  e lavorando solamente con il gas,molto dolcemente,  aumentando I giri del motore piano piano. Tutto questo per evitare all'atto della partenza di creare quella "piccola buchetta", fra il pneumatico e la sabbia, che l'uso del gas in maniera eccessiva puo' facilmente  far diventare bucona ed insabbiare il fuoristrada !

 

Delle volte, partendo da fermi su sabbia molto morbida, si puo' assistere ad un  buffo avanzare del 4x4, con le ruote che girano ma avanznado solamente di qualche cm per volta.....bene... se ci si trova in questa situazione bisogna assolutamente non interrompere questo momento magico e  continuare cosi, senza cambiare il dosaggio del gas proprio per non interrompere questo delicato equilibrio di attriti. Durante questa lenta avanzata, ricordare di non cambiare marcia e di tenere sempre il motore in coppia, fino al raggiungiumento di un tratto realmente compatto, dove si potra' cambiare rapporto ed acquistare  velocita'.

 

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"Un viaggio di mille miglia deve cominciare con un solo passo"  

Lao-Tzû


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